Oggi
fare gli osti, per molti neofiti, significa mettersi dietro un banco
e , alla sera, tirare la mitica 'cassella' e , oplà, ecco i soldi !
I
risultati di questa intelligente visione li abbiamo sotto i nostri
occhi quotidianamente : locali anonimi, gestiti da incompetenti, che
demoralizzano solo a frequentarli per poco tempo.
Se
la professione non è acqua (almeno spritz...), andate a fare un
salto alla Osteria Selser della famiglia Cappelletto a Casale sul
Sile.
Non
occorre intrecciare troppi elogi.
Un
buon bicchiere di prosecco, al prezzo giusto, non come in tanti
locali dove ti rifilano delle ciofeche 'svampite' e senza
personalità.
Poi
la giusta propensione al dialogo e alla battuta, senza essere
invadenti o mancare di rispetto al cliente. Questi sono Massimo ed Elga.
Sembrano
cose ovvie e scriverle potrebbe sembrare una offesa all'intelligenza
di chi ci legge.
Ma ,
in questi tempi bui, il vero edonista che sa apprezzare i piaceri
della vita deve assolutamente avere, nella propria agenda,
l'indirizzo di una osteria e di un oste autentici . Di un angolo di
sosta dove rifugiarsi e ritrovare il contatto con le cose autentiche.
Insomma un oste accogliente è un'amicizia da coltivare.
Al
Selser tutto questo è quotidianità.
Amen!
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