sabato 17 gennaio 2015

Le Vie del Pane : Pane di Marca a Pezzan di Carbonera

Martina e Fabio sono i numi tutelari di Pane di Marca, con sede a Pezzan di Carbonera.
Il loro talento lo abbiamo apprezzato degustando degli ottimi panini e le loro brioches in una autentica tana del gusto, il bar caffetteria Jera Ora di Cendon di Silea.
Così, sempre incuriositi da chi pratica le virtù della passione per il proprio mestiere e della bontà, siamo andati a conoscerli, per invitarli a far parte della squadra che realizza i percorsi di informazione di 'Comunicare per Esistere 2015'.

Anzitutto Martina e Fabio sono per davvero entusiasti della propria professione. La ricerca delle materie prime ; le lavorazioni rigorosamente artigianali ; l'esclusione di conservanti o similia ;
la rinuncia ai semilavorati di provenienza industriale, sono i 'cardini' di un mestiere antico, ma continuamente in evoluzione.

Sottolineiamo poi una buona dose di umiltà che non significa sottovalutazione del proprio impegno e del proprio valore, ma lucida disponibilità al confronto, ad imparare qualcosa di nuovo.

“ Va da sé- osservano Martina e Fabio-, che noi artigiani diamo il tempo alla pasta di lievitare senza utilizzare gli acceleratori di lievitazione. Inoltre nella lavorazione industriale si usa di procedere ad una prima parziale cottura del pane, che viene poi surgelato e portato a fine cottura . Nel pane occidentale, lievitato, così come lo produciamo e lo consumiamo da secoli nel nostro Paese, la lievitazione è uno degli elementi fondamentali e questa ha bisogno di seguire il suo percorso naturale per ottenere un buon pane, che non ci provoca disturbi e si conserva per giorni in modo altrettanto naturale. “

Poi vi sono i dolci,che seguono la medesima filosofia produttiva.
Ma Pane di Marca è anche bar e caffetteria, ove degustare con piacere e soddisfazione, i frutti
della creatività di casa.

“Il nostro è un mestiere impegnativo, ma fornai non si diventa a trenta, quaranta o a cinquant'anni.
Uno diventa fornaio dopo che sta minimo cinque/sei anni dentro al forno, allora comincia a capire qualche cosa, non si può pretendere con un mese, con due mesi di formazione di saper fare il pane.
I panificatori si li cercano, ma credono che con due mesi di formazione, due o tre mesi di formazione, si impara a fare il pane. Fare è facile, difficile è fare bene. A fare che ci vuole, impasti acqua, sale, lievito e farina ed è fatto il pane, ma bisogna vedere che pane si tira fuori.”



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